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Lettera del prigioniero anarchico Marcelo Villarroel Sepúlveda

traduzione da ANARHIJA:

Questo è una lettera del prigioniero anarchico Marcelo Villarroel sul caso del compagno anarchico Santiago Maldonado, ancora assente. È anche una chiamata all’azione. Le sue parole sono benvenute!!! Fuoco alle prigioni!!! Vogliamo il nostro compango Santiago Maldonado vivo adesso!!!

Lotta contro tutte le carceri, l’amnesia e la passività codarda!!!

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Queste parole nascono e diventano necessarie nel momento quando è necessario abbracciare tutti coloro che si danno senza riserve quando cercano l’incontro con la liberazione totale.

Per l’espansione della rivolta, per l’inequivocabile confronto con il potere, per l’estensione di pratiche autonome nel rifiuto del dominio e di tutto ciò che rende possibile la sua esistenza.

Mentre scrivo, sono guidato dal disprezzo e dalla rabbia… Mentre ogni persona comprende la propria vita, c’è un caro amico che manca…

SANTIAGO MALDONADO – el “Lechu”, el “Brujo”, scomparso. E io non posso rimanere in silenzio o ignorare la sua assenza fisica.

Da quando abbiamo dovuto vivere il carcere nella regione dominata dallo Stato argentino, i nostri passi si sono incrociati. C’eravamo noi, i prigionieri nella provincia di Newken, e c’era Santiago, nella cità di La Plata, accanto ad universo di compagni attivi, condividendo complicità e rimanendo solidale…

Sono trascorsi più di nove anni da quando i nostri passi si sono incrociati sul tragitto continuo di fratellanza, questo tragitto che ci ha portato entrambi dalla stessa parte della trincea.

Perché dobbiamo dirlo chiaramente: Siamo in guerra contro l’oppressione e la miseria! Contro tutte le polizie, Stati, paesi e codardi che adeguano i propri discorsi e vite per renderli innocui e integrati.

Non possiamo dimenticare che, noi che abbiamo deciso di continuare l’attacco, ci esponiamo ad un rischio costante. Ma non siamo vittime passive di circostanze né meri spettatori.

Proprio come Santiago, un persona completamente coerente con i suoi sentimenti anarchici, scomparso da 1° agosto, quando fu sequestrato dalla Gendarmería (forza intermedia tra polizia e l’esercito), mentre attivamente sosteneva la lotta Mapuche a Cushamen, nella provincia di Chubut, nel sud di Argentina, vicino al confine cileno.

E’ trascorso già un mese e Lechuga non è apparso. E anche se Santiago è insieme a tutti noi che non dimentichiamo o abbandoniamo la lotta quotidiana, la sua presenza fisica è assente.

Lo riporteremo indietro, attaccando continuamente, moltiplicando i suoi gesti e le sue azioni attraverso tutto il pianeta, contro i miserabili responsabili della sua scomparsa.

Dal carcere, oggi, la mia chiamata è di approfondire l’attacco contro l’amnesia e la paura. Perché quelli che dicono di credere in anarchia devono agire in accordo con questa convinzione.

A centinaia di prigionieri rivoluzionari nel mondo uniti da convinzioni simili, siamo l’espressione vivente di una lotta senza nazioni e senza frontiere che cerca la distruzione totale di tutte le catene, gabbie e prigioni, in cui vive la maggior parte di persone su questo pianeta.

Questi sono tempi battaglia, non possiamo nascondere l’ovvio.

Il fuoco ribelle e ancestrale sta incenerendo le macchine del capitale rapace, il sangue insurrezionale versato dai nostri compagni caduti è tra i nostri rituali di guerra, le nostre cospirazioni silenziose cercano l’unica giustizia possibile: la vendetta diventa urgente e necessaria.

PER SANTIAGO E TUTTI I COMPAGNI CHE SONO MORTI: NEANCHE UN SINGOLO MINUTO DI SILENZIO, MA UN’INTERA VITA DI LOTTA!!!

SOLIDARIETÀ E FRATELLANZA SOLIDALE PER LA DISTRUZIONE DI TUTTE LE PRIGIONI!!!

FINO ALLA DISTRUZIONE DELL’ULTIMO BASTIONE DELLA SOCIETÀ CARCERARIA!!!

Marcelo Villarroel Sepúlveda, prigioniero anarchico.

Carcere di alta sicurezza.

Santiago, Cile.

30 agosto 2017.”

via CONTRAINFO

Letter from anarchist prisoner Marcelo Villarroel Sepúlveda

This is a letter from the anarchist prisoner Marcelo Villarroel Sepúlveda concerning the case of the anarchist comrade Santiago Maldonado who is still missing. It also has a call for action. His words are welcome by us!!! Fire to the prisons!!! We want our comrade Santiago Maldonado alive now!!!

tormentas de fogo

“STRUGGLE AGAINST ALL JAILS, AMNESIA AND COWARD PASSIVITY!!!

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These words are born and become necessary at the same time when it is necessary to embrace all those who give themselves without limits when seeking encounter with total liberation.

For the expansion of the revolt, for the unequivocal confrontation with power, for the extension of autonomous practices to deny domination and everything that makes possible its existence.

As I write, hatred and anger guide me… While each person realizes his life, there is a dear friend missing…

SANTIAGO MALDONADO – el “Lechu”, el “Brujo”, disappeared.
And I can not stay silent or ignore his physical absence.

Since we had to live prison in the region dominated by the Argentine state, our steps crossed. There were us, the prisioners in the province of Newken and there was Santiago, in the city of La Plata, next to a universe of active comrades, sharing complicity and standing in solidarity…

It’s been more than 9 years since our footsteps have crossed the continuous path of the brotherhood, this path that sets both of us on the same side of the trench.

Because we have to say clearly: We are at war against oppression and misery! Against all the police, states, countries and cowards that accommodate their speeches and lives to make it harmless and integrated.

There is no way to forget that we who have decided to continue the offensive take permanent risk. We are not passive victims of circumstance nor mere spectators.

Just like Santiago, a person in complete coherence with his anarchic feelings, who is missing since August 1st, when he was kidnapped by the Gendarmería (intermediate force between the Police and the Army), while actively supporting the Mapuche struggle in Cushamen, province of Chubut, in the south of Argentina and near the Chilean border.

It’s been a month already and Lechuga did not show up. And although Santiago is among all of us who do not forget or abandon the daily struggle, his physical presence is lacking.

We will bring him back by striking blow by blow, multiplying his gestures and actions throughout the planet against the miserable ones responsible for his disappearance.

From prison, today, my call is to deepen the attack against amnesia and fear. Because those who say they believe in anarchy must act in accordance with this conviction.

Hundreds of revolutionary prisoners around the world united by similar convictions, we are the living expression of a struggle with no nations and no borders that seeks the total destruction of all the chains, cages and prisons where most of the people on this planet are living.

These are times of combat, we can not hide the obvious.

The rebellious and ancestral fire is incinerating the machines of predatory capital, the insurrectionist blood spilled from our fallen comrades is among our war rituals, our silent conspiracies seek the only possible justice: vengeance becomes urgent and necessary.

FOR SANTIAGO AND ALL COMRADES THAT DIED: NOT ONE SINGLE MINUTE OF SILENCE BUT A WHOLE LIFE OF STRUGGLE!!!

INTERNATIONAL SOLIDARITY AND FRATERNITY FOR THE DESTRUCTION OF ALL PRISONS!!!

UNTIL THE DESTRUCTION OF THE LAST BULWARK OF THE PRISON SYSTEM-SOCIETY!!!

AS THERE IS MISERY, THERE WILL BE REBELLION!!!

Marcelo Villarroel Sepúlveda, anarchist prisoner.

High security level prison.

Santiago, Chile.

August 30, 2017.

via CONTRAINFO

Comunicado do anarquista Marcelo Villarroel Sepúlveda

Essa é uma carta do prisioneiro anarquista Marcelo Villarroel Sepúlveda acerca do caso do anarquista Santiago Maldonado que ainda se encontra desaparecido. É também um chamado para ação. Suas palavras são bem-vindas compa!!! Fogo nas cadeias!!! Nós queremos nosso compa Santiago Maldonado vivo agora!!!

tormentas de fogo

EM LUTA CONSTANTE CONTRA TODAS AS JAULAS, A AMNÉSIA E A COVARDE PASSIVIDADE!!!

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Estas palavras nascem e se tornam necessárias quando é preciso abraçar a todxs que se entregam sem limites ao buscar encontro com a libertação total.

Pela expansão da revolta, pela inequívoca confrontação com o poder, pela extensão das práticas autônomas da negação da dominação e tudo o que torna possível sua existência.

Enquanto escrevo, ódio e raiva me guiam… Enquanto cada qual percebe sua vida, existe uma queridx compa que nos falta…

SANTIAGO MALDONADO, o “Lechu”, o “Brujo”, desapareceu.
E não posso ficar em silêncio ou ignorar sua ausência física.

Desde que tivemos de viver a prisão na região dominada pelo Estado argentino, nossos passos se cruzaram. Nxs presxs, na província de Newken e Santiago, acenando na cidade de La Plata, ao lado de um universo de ativxs companheirxs, solidarixs e cúmplices…

Já se passaram mais de 9 anos desde que nossos passos se cruzaram no  contínuo caminho da irmandade, este caminho que nos coloca ambxs no mesmo lado da trincheira.

Porque há que dizer claramente: Estamos em guerra contra a opressão e a miséria! Contra toda a polícia, Estados, países e os covardes que acomodam seus discursos para torná-las inofensivas e integradas.

Não há como esquecer nunca que nós que decidimos continuar a ofensiva, assumimos o risco permanente. Não somos vítimas passivas das circunstâncias nem merxs espectadorxs.

É assim como Santiago, em completa coerência com seu sentimento anárquico, foi desaparecido desde 1 de agosto pela Gendarmería (força intermediária entre a Polícia e o Exército), enquanto solidarizava ativamente com a luta Mapuche em Cushamen, província de Chubut, ao sul da Argentina e próxima à fronteira com o Chile.

Já faz um mês e Lechuga não aparece. E embora Santiago esteja entre todxs nós que não esquecemos nem abandonamos a luta diária, a sua presença física nos falta.

Nós o traremos de volta revidando golpe por golpe, multiplicando seus gestos e atos em todo o planeta e contra os miseráveis responsáveis por não o podermos abraçar.

Da prisão, hoje, meu chamado é para aprofundar o ataque contra a amnésia e o medo. Porque quem diz creer em anarquia deve agir com concordância à dita convicção.

Centenas de prisioneirxs revolucionárixs ao redor do mundo unidxs por convicções semelhantes, somos a expressão viva de uma luta sem pátrias e sem fronteiras que busca a destruição total de todas as cadeias, gaiolas e cárceres onde vivem grande parte da gente desse planeta.

São tempos de combate, não podemos ocultar o evidente.

O fogo rebelde e ancestral está incinerando as máquinas do capital predatório, o sangue insurrecto derramado de nossos compas que caíram acompanham nossos rituais de guerra, nossas silenciosas conspirações buscam a única justiça possível: a vingança se faz urgente e necessária.

POR SANTIAGO E TODXS XS NOSSXS QUE CAÍRAM: NEM UM MINUTO DE SILÊNCIO E TODA UMA VIDA DE COMBATE!!!

SOLIDARIEDADE E FRATERNIDADE INTERNACIONAL PELA DEMOLIÇÃO DE TODAS AS PRISÕES!!!

ATÉ A DESTRUIÇÃO DO ÚLTIMO BASTIÃO DA SOCIEDADE CARCERÁRIA!!!

ENQUANTO EXISTIR MISÉRIA, HAVERÁ REBELIÃO!!!

Marcelo Villarroel Sepúlveda, prisionero libertário.

Presídio de segurança máxima.

Santiago, Chile.

30 agosto 2017.

via CONTRAINFO