Lettera del compagno anarchico Fernando Bárcenas – Per una biblioteca autonoma dei prigionieri

via ROUND ROBIN

A tutti i compagni ribelli

Scrivo a tutti coloro che portano avanti i loro percorsi di autonomia, per ricordare che all’interno di queste mura cerchiamo di separare il nostro tempo vitale dall’apparato, dando vita a momenti di lucidità in un mondo soffocante … Così, in questi anni, ci sono state proposte di resistenza , le lotte isolate nelle aree dimenticate, il grido perduto di ribellione in oscurità, momenti collettivi di organizzazione informale nella vita quotidiana del “regime aperto”, vale a dire nella popolazione [ della prigione] in generale, dove, quasi tre anni fa, venne fuori l’idea di creare uno spazio diverso in cui i prigionieri potessero gridare che ne abbiamo abbastanza di tutto annientamento; sappiamo che il sistema della prigione è progettato per sottoporre i nostri corpi e le nostre menti alla struttura della mercificazione e per questo non intendiamo chiederle di cambiare, sappiamo che il denaro è il linguaggio del potente e per questo non abbiamo richieste, ora vogliamo organizzare le nostre vite in queste mura perché sappiamo che ciò che cercano i loro programmi di riabilitazione sociale è quello di creare sottomessi, pentiti e colpevoli e questo è il motivo per cui accettano lavori da schiavo nelle mani degli ufficiali della prigione.

Così, è arrivata l’idea di fondare una biblioteca alternativa nell’auditorium della Penitenziario del Nord. Ma per far crescere questo progetto di autonomia e per consentire il suo funzionamento, abbiamo bisogno del vostro sostegno e solidarietà, perché in prigione siamo repressi in modo più efficace e quindi, è un’appello a tutti coloro che sanno che siamo in guerra, abbiamo bisogno di voi, solo con voi possiamo raggiungere la forza per affrontare la logica marcia del sistema …

Non lasciarci soli a costruire un altro spazio di autonomia, la nostra lotta non è meno importante, siamo schiavi, figli di guerra, siamo poveri, chiamati criminali e quindi siamo emarginati, ma insieme a voi dimostreremo che sono capaci di vivere la libertà qui ed ora, anche stando dietro le mura di pietra …

Per questo motivo chiediamo supporto per mantenere questo progetto, la biblioteca autonoma del Penitenziario del Nord.

Con amore e forza per tutti.

Fernando Bárcenas.”

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